Lo hanno ribadito due Tribunali, quello di Parma e quello di Reggio Emilia.
Contro ogni tentativo di elusione della legge e di interpretazioni ideologiche.
“Il principio di diritto, nella sua perentorietà, non può lasciare spazio a dubbi –così scrivono i giudici-, poiché pone anzitutto l’accento sull’illiceità in sé, e cioè a prescindere dal superamento della soglia di principio attivo, della vendita di infiorescenze olii e resine di cannabis, quand’anche light, poiché si tratta di iniziative che si collocano al di fuori delle strette maglie di liceità tracciate dalla recente normativa”.
La legge è, dunque, chiara e va fatta rispettare. Soprattutto quando, come in questo caso, costituisce difesa anticipata rispetto al rischio di incamminarsi su un sentiero di autodistruzione.
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